Telegram, arriva la stretta sui gruppi: chiusi quelli che regalano quotidiani

Telegram, arriva la stretta sui gruppi: chiusi quelli che regalano quotidiani

Chiusi 19 gruppi su Telegram che diffondevano illegalmente quotidiani nazionali, settimanali, periodici e persino libro. Questa la decisione della Procura della Repubblica di Bari che ha reso noto la decisione questa mattina e che subito è stata resa operativa dai finanzieri di polizia finanziaria e dal nucleo speciale di tutela della Privacy che hanno notificato il “sequestro preventivo d’urgenza" all’Agcom.


Una tema, quello dei giornali disponibili gratuitamente sui canali Telegram, molto dibattuto nelle ultime settimane, soprattutto sui social network. La decisione della Procura di Bari crea un precedente che sicuramente verrà seguito anche in futuro in ambiti simili: i canali di Telegram sono uno dei fenomeni più in crescita negli ultimi mesi e purtroppo vengono utilizzati anche per scopi illeciti, come la diffusione di materiale protetto da copyright (i quotidiani appunto). La firma del sequestro arriva dal procuratore Roberto Rossi che contesta a Telegram la diffusione illecita di giornali e riviste, il mancato controllo sull’utilizzo corretto degli strumenti e arriva a paventare anche la chiusura della piattaforma in città.


Quali sono i canali Telegram sequestrati

In totale sono 19 i canali Telegram che sono stati sequestrati e accusati di diffondere illecitamente materiale coperto da diritto d’autore. Si tratta di canali che ogni giorno rendevano disponibile gratuitamente (e quindi illecitamente) la copia PDF di tutti i più importanti quotidiani italiani, riviste, periodici e anche libri. Secondo una stima sono più di 500.000 gli italiani che ogni giorno utilizzano questi canali Telegram per scaricare materiale illecito.

Per capire di che cosa stiamo parlando, però, è necessario anche spiegare il funzionamento dei canali Telegram. Si tratta di una funzionalità molto utile dell’app di messaggistica che permette di creare dei gruppi praticamente illimitati, in cui l’unico che può pubblicare messaggi è l’amministratore. Gli utenti possono iscriversi, ma non possono interagire. I canali Telegram sono molto utilizzati nel mondo della comunicazioni per diffondere notizie e creare delle comunità online, ma purtroppo ci sono molte persone che li sfruttano per finalità illecite.



Perché i canali Telegram sono stati sequestrati

Il procuratore Roberto Rossi della procura di Bari contesta ai gestori di Telegram (che non sono stati ancora identificati) una serie di reati, a partire dalla violazione di copyright fino al riciclaggio. Quest’ultima è una delle accuse più pesanti: secondo la procura i gestori di Telegram non hanno mai voluto collaborare per identificare i canali illeciti e, anzi, li ha favoriti. La procura spera che con questa mossa i gestori dell’app diano finalmente una mano, chiudendo tutti i canali che diffondono illecitamente i quotidiani.


Telegram verrà chiuso in città?

L’indagine avviata dalla Procura potrebbe portare fino alla chiusura dell’applicazione in città nel caso in cui trovi ostruzione da parte di Telegram. La Procura ha dato mandato ai finanzieri di chiudere i canali e nel caso di chiedere ai provider che operano in città l’impossibilità di accedere ai canali che diffondono materiale illecito e ai server che ospitano l’applicazione. Cosa vuol dire? Che gli utenti italiani potrebbero non poter più utilizzare Telegram. Una decisione estrema che difficilmente verrà applicata


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